Brano: [...] (Ignazio Si Ione, il sei li ni, Col orni) e gruppi reazionari (« L’uomo qualunque » lancerà l’idea di « L’europeo qualunque»), si innestava la realtà di un’Europa distrutta, impossibilitata a prendere iniziative autonome.
« Una passeggera curiosità storica », fu definito il federalismo da A. J. Toynbee. E dopo che I’1.9.1946 Winston Churchill ebbe dichiarato a Zurigo che « ricostruire la famiglia europea significa creare un qualcosa come gli Stati Uniti d’Europa; ed il primo passo in questo senso sarà di costruire un Consiglio d’Europa », Gaetano Salvemini affermò: « W. Churchill desidera una cintura di protezione per le isole britanniche mercé la riorganizzazione di alcuni stati europei, satelliti del mondo anglosassone ».
Era avvertibile l’inizio di un processo involutivo dell’idea di federalismo europeo, non più come esigenza genuina di masse popolari, ma come arma camuffata di politica internazionale. I democristiani crearono le Nouvelles équipes internationales (A/.E./.) ; i socialisti, il Movimento socialista per gli Stati Uni
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[...]a SOVRANITÀ NAZ'ONALE ILLIMITATA 0 pi epurazione di ur * nuova guerra a scadenza di quindici anni. Questo dilemma significa per noi e pei i nostri agli l’alternativa della vita e dei rigoglio delie possibilità d> u.nano sviluppo, o della miseria e della morte
L’esperienza della Società deile Nazion. potrà essere utile, ma ;n senso negativo: una Socretà delie Nazioni ia cui
ti d'Europa (M.S.E.U.E.)] i liberali, il Movimento liberale per gli Stati Uniti europei (M.L.E.U.). Era il momento in cui gli Stati Uniti d’America davano un totale appoggio a questa iniziativa che avevano addirittura ispirato, e che trovava come infaticabili propugnatori Adenauer, Schuman, De Gasperi. Restano emblematici di quel periodo i discorsi infuocati, la psicosi d'invasione dell’Europa da parte dell'Unione Sovietica, la profetizzata caduta di quella parte del mondo che, allora come adesso, era chiamato « libero ».
Dal federalismo all'atlantismo
Al fondo, erano ben rilevabili due filoni di interessi che condizionavano ogni scelta e ogni slogan di quella crociata federalista; di questo nome che ha subito tante strum[...]
[...]Schuman, Adenauer. Venne creato il Movimento europeo (M.E.) e, a livello governativo, ci si accordò per estendere a Italia, Norvegia, Svezia, Danimarca e Islanda il trattato militare già stipulato il 17.3.1938 a Bruxelles tra Francia, Gran Bretagna, Belgio, Lussemburgo e Olanda (v. Atlantico, Patto).
Puntualmente, sì ebbe una eco ben precisa: il ministro degli Esteri canadese dichiarò che, « in vista del risorgere del totalitarismo comunista, Stati Uniti d’America e Canada hanno bisogno dei paesi dell’Europa occidentale, come questi hanno bisogno di loro ».
L'11.6.1948 il Senato degli Stati Uniti approvò la risoluzione del senatore A. H. Vandenberg circa « il pericolo comunista », pronto in pochi anni « a fagocitare l’intero continente europeo ».
Nell'aprile 1949 si chiuse in Washington l'ultimo atto di questo dramma distorto, con l’approvazione dell’organizzazione del Trattato del Nord Atlantico: era sorta la N.A.T.O.. Il 5.5.1949 nacque il Consiglio d’Europa, nuovo organo che nasconde i legami di guerra fredda intessuti dai « grandi europeisti » con il governo statunitense.
Dalla C.E.C.A. alla C.E.D.
Il secondo motivo fondamentale, che diremmo più circoscritto al puro inter[...]